Esame Attestato VDS
Esame per il rilascio dell’Attestato di volo
L’esame di abilitazione VDS
prevede una prova teorica con quiz a risposta multipla e una prova
pratica, secondo il seguente programma:
PREPARAZIONE DEL VELIVOLO
La metodicità, la cura e l’attenzione nella preparazione del mezzo,
l’allestimento dei materiali e/o degli strumenti per il volo e la scelta
di un adeguato abbigliamento in considerazione della temperatura
esterna è sintomo di una predisposizione del candidato all’accertamento
delle condizioni di sicurezza necessarie per intraprendere la missione.
VALUTAZIONI PREDECOLLO
Prima di ogni volo il candidato deve saper fare valutazioni relative
alla sicurezza delle operazioni (es. condizioni meteo, morfologia del
terreno sorvolato, condizioni di decollo e di atterraggio, ecc.) con il
criterio generale di saper formulare una pianificazione di volo adeguato
alle condizioni ambientali ed alle proprie possibilità intese in
termini di esperienza maturata e capacità. Tutto ciò tenendo nel massimo
conto le limitazioni operative e strutturali della macchina biposto,
nonché i limiti imposti dalla presenza a bordo di un trasportato,
qualsiasi siano le esperienze di volo dello stesso.
PREDISPOSIZIONE DEL VELIVOLO
Ogni tipo di apparecchio per il volo ultraleggero con apparecchi
provvisti di motore presume la capacità del pilota di predisporlo a
garanzia di un perfetto funzionamento, montarlo (nel caso di deltaplani a
motore e di ulm ad ali smontabili e/o ripiegabili), eseguire le
adeguate procedure per il rifornimento e il controllo del carburante e
degli eventuali lubrificanti.
CONTROLLI PREVOLO DI SICUREZZA L’esecuzione metodica, cosciente, assolutamente non rituale, dei controlli di sicurezza previsti è un atto dovuto da parte di ogni pilota, prima di intraprendere qualsiasi operazione, in particolare se messa in relazione alle responsabilità del trasporto di un passeggero. I controlli devono riguardare tutte le parti visibili che compongono la struttura del velivolo, motore ed elica, carrello; è necessaria una lista dei controlli specifica per ogni tipo di velivolo.
AVVIAMENTO DEL MOTORE
Il pilota deve controllare la zona circostante libera da ostacoli,
persone e mezzi e quindi effettuare l’avviamento come previsto con freni
bloccati e mano sulla manetta dell’acceleratore, rispettare i necessari
tempi di riscaldamento, inserire sull’altimetro il valore del QFE o del
QNH secondo la pianificazione del volo.
RULLAGGIO
Essendo i mezzi normalmente equipaggiati di ruotino orientabile
collegato meccanicamente alla pedaliera, il pilota dovrà iniziare il
rullaggio lentamente per permettere al ruotino di assumere la corretta
posizione allineata, evitando di orientare il ruotino con il velivolo
fermo. Dopo aver selezionato la potenza necessaria per il movimento del
mezzo, sarà opportuno ridurre i girl del motore per mantenere la
velocità di sicurezza nell’area di manovra. L’attenzione deve essere
dedicata prevalentemente alla condotta del velivolo, al controllo
ostacoli, mezzi e persone eventualmente presenti nell’area. In questa
fase è necessaria la giusta separazione sia da ostacoli fissi che mobili
e il mantenimento di una velocità che consenta un sicuro controllo del
mezzo anche in base alla natura del terreno. In caso di vento
significativo il pilota dovrà dimostrare un uso appropriato dei comandi
di volo per mantenere con sicurezza il controllo del velivolo.
L’ingresso in pista deve avvenire controllando pista e finale liberi e
dopo eventuali comunicazioni da terra.
PROVA MOTORE I controlli si dovranno effettuare con il velivolo allineato possibilmente controvento e freno di parcheggio inserito. È buona norma verificare I’efficienza dei freni controllando che il mezzo resti fermo quando si applicano potenze elevate.
PREDECOLLO Questa voce deve intendersi come completamento od aggiornamento di quelle manovre e procedure svolte prima della messa in moto. Si dovranno prendere in considerazione argomenti quali: tecnica di decollo in funzione della direzione e della intensità del vento, manovre in caso di eventuali anomalie durante la corsa di decollo o salita iniziale, scelta della zona di atterraggio, procedure di uscita.
DECOLLO Il decollo deve essere intrapreso dopo un perfetto allineamento con il centro pista, quindi con un aumento progressivo della potenza e controllo della traiettoria. Il pilota deve mantenere la mano sulla manetta durante tutta la corsa di decollo e la salita iniziale per essere pronto ad intervenire tempestivamente nel caso si debba interrompere il decollo. Dovrà dimostrare anche un buon controllo della pedaliera per evitare imbardate causate dalle forze prodotte dalla rotazione del motore. Il controllo dell’assetto durante la corsa di decollo, il controllo dei giri motore e della giusta velocità di rotazione sono elementi fondamentali della tecnica di decollo. L’assetto di decollo è importantissimo al fine del mantenimento della traiettoria dopo il distacco. La decisione nell’intraprendere la manovra di decollo è determinante ai fini della buona riuscita della stessa.
CONTROLLO DELLA TRAIETTORIA DOPO IL DECOLLO (VELOCITÀ E DIREZIONE) La presa di velocità dopo il decollo, atta ad assicurare l’acquisizione della maggior energia cinetica possibile con garanzia comunque di sorvolo di eventuali ostacoli oltre la pista in considerazione dell’aumento di peso dovuto alla presenza di un trasportato, il controllo della direzione, della velocità e dell’angolo d’incidenza, uscita dal circuito sono all’oggetto di questa voce.
SALITA Iniziando una salita il pilota si dovrà assicurare che gli spazi anteriori, superiori e laterali siano liberi da traffico e dovrà impostare l’assetto, selezionare la corretta potenza mantenendo il velivolo perfettamente centrato con un adeguato controllo della pedaliera, nel caso di velivoli con comandi aerodinamici, per compensare le forze cui il mezzo è soggetto a causa del motore. Lo stesso discorso vale anche per i pendolari, ma in questo caso il mantenimento dell’assetto sarà ottenuto con interventi sulla barra di comando. Il mantenimento della velocità sarà curato con piccoli aggiustamenti dell’assetto fondamentale. È bene ricordare che per una data potenza, la velocità è il risultato dell’esatta impostazione di un determinato assetto. Essa quindi deve risultare e va controllata, non inseguita tramite l’anemometro. Verificare anche il corretto uso del trim, ove presente.
VOLO LIVELLATO Verifica del mantenimento della quota evelocità, scelta adeguata della potenza necessaria. Corretto uso del trim ove presente.
VOLO LENTO, AVVICINAMENTO ALLO STALLO E STALLO Il pilota deve conoscere bene il comportamento della propria ala alle varie velocità ed in particolare saper manovrare a quelle basse. L’esecuzione dello stallo consente di valutare nel pilota la capacità di controllo e rimessa in volo normale.
VIRATE DI 360° DX E SX Virata di 360° a dx raccordata ad un 360° a sx, uscita progressiva nella medesima direzione di ingresso in manovra, in un limite di tempo compatibile con le caratteristiche della macchina e tale da mettere in luce la capacità del pilota di invertire il rollio con continuità, gradualità e tempestività dimostrando padronanza del mezzo nel controllo delle variazioni di angolo di rollio. Il tempo impiegato è in funzione della maggiore difficoltà di manovra dei mezzi biposto e della presenza del passeggero a bordo.
VIRATE DI 360° SUCCESSIVE NELLO STESSO SENSO La manovra impone di virare con rateo da medio ad elevato ed è intesa ad accertare la capacità del pilota di graduare l’ingresso in una virata abbastanza accentuata, la sua capacità di mantenere un buon angolo di rollio per due complete rotazioni, di uscire da una simile configurazione con la gradualità necessaria e di assumere e mantenere al termine la direzione di ingresso in manovra.
DISCESA In questa fase di preparazione all’avvicinamento e all’atterraggio il pilota dovrà mantenere la quota minima di sicurezza, valutare le condizioni meteo, scegliere il tipo di avvicinamento che si intende effettuare, prevedere le manovre e procedure da effettuare in caso di riattaccata. La giusta valutazione della quota del velivolo in funzione della distanza della zona di lavoro dal campo permette una pianificazione logica e razionale della discesa. Verificare anche il corretto uso della manetta soprattutto con motori due tempi, onde evitare eccessivi raffreddamenti del motore e possibili imbrattamenti della candela.
AVVICINAMENTO E INGRESSO IN CIRCUITO Valutare il regolare ingresso in circuito alla quota prefissata e la corretta posizione affinché la pista resti sempre il punto visivo di riferimento principale.
SOTTOVENTO In questa fase, oltre alle giuste motivazioni per la scelta del braccio di sottovento (direzione del vento, pista con direzione obbligata), il pilota dovrà dimostrare una padronanza del mezzo mantenendo il percorso previsto rispetto al suolo ed intervenendo con appropriate correzioni dell’angolo di deriva se necessario.
FINALE La virata base e quella finale vanno effettuate con una inclinazione massima di 30°. I parametri da valutare sono la quota, la distanza dalla pista, l’azione del vento, la velocità e l’allineamento con il centro della pista. L’estensione dei flaps, ove presenti, verrà effettuata solo a virata finale ultimata e con velivolo allineato. Il pilota dovrà tenere la mano sulla manetta durante tutto l’avvicinamento finale e l’atterraggio, in modo da essere pronto ad eventuali interventi tempestivi con il motore. Il pilota dovrà dimostrare inoltre padronanza del mezzo anche in presenza di vento al traverso e mantenere la traiettoria (ala al vento e comandi incrociati per velivoli a controllo aerodinamico ed assetto imbardato per pendolari). Verificare il corretto uso del trim, ove presente.
RICHIAMATA Valutare la giusta pressione sulla barra e la capacità dell’allievo di intervenire anche con la potenza, per evitare un eccessivo “sink rate”, che condurrebbe inevitabilmente ad un atterraggio pesante. Nel caso di errori eccessivi, l’allievo dovrà considerare tempestivamente l’opportunità di riattaccare.
CONTATTO CON LA PISTA Deve avvenire con la potenza al minimo e la velocità in regressione, appoggiando le ruote principali e mantenendo il ruotino sollevato. È estremamente importante che il contatto avvenga con l’asse longitudinale del mezzo parallelo alla pista, onde evitare carichi laterali eccessivi e rischi di imbardate o derapate. La precisione di atterrare nel punto prefissato, necessaria dal momento che i velivoli ultraleggeri operano spesso su piste corte, denota padronanza delle tecniche di pilotaggio e giuste valutazioni durante l’avvicinamento soprattutto finale.
DECELERAZIONE, RULLAGGIO E PARCHEGGIO Durante la decelerazione valutare la capacità di mantenere il centro della pista e il corretto uso dei freni. Per il rullaggio sino al parcheggio vale quanto detto per al punto 6. Anche un parcheggio corretto contribuisce alla valutazione dell’attenzione dimostrata dal pilota.